Traumatologia dell'arto superiore
I traumi a carico dell’arto superiore sono molto frequenti e possono essere causati da cadute accidentali, traumi domestici o sportivi; spesso sono conseguenza di attività lavorative manuali o di incidenti stradali.
La molteplicità di cause porta comunque ad un risultato comune: l’interruzione di una attività e il desiderio o la necessità di recuperare al meglio nel minor tempo possibile.
Diagnosi
I traumi possono causare fratture ossee, talvolta associate a lesioni dei tessuti molli (cute, tendini, legamenti, nervi) che non sono visibili alla radiografia comunemente eseguita in prima istanza presso il Pronto Soccorso.
Il coinvolgimento multi-tessutale della maggior parte delle lesioni è spesso una causa di evoluzione lenta e recupero ritardato della completa funzione dell’arto.
Una diagnosi corretta porta ad una cura mirata e un recupero più rapido.
Talvolta sono lesioni che necessitano di un livello di procedura diagnostica superiore (ecografia, RM, TAC), non necessario o non possibile nell’immediato momento dell’incidente.
Trattamento
Una valutazione attenta e la considerazione dell’evoluzione del trauma, possono rendere necessario un intervento chirurgico, per il ripristino dell’anatomia e porre i presupposti per una guarigione nelle migliori condizioni possibili.
Per la stabilizzazione della frattura ossea sono disponibili mezzi di sintesi di ultima generazione, specifici per le piccole ossa della mano e del polso, in grado di dare stabilità e mobilità precoce al segmento traumatizzato.

Courtesy of Medartis

Courtesy of Osteomed
Intervento
Abitualmente eseguito in anestesia a carico esclusivamente dell’arto superiore (anestesia di plesso brachiale o anestesia locale), talvolta se preferibile associata ad una sedazione generale.
Ci si avvale della tecnologia di ultima generazione in base alle diverse necessità: artroscopia, fluoroscan, microscopio e stampa in 3D.
Artroscopia
Tramite 2 o 3 accessi cutanei di circa 2 mm ciascuno è possibile inserire una telecamera a fibre ottiche per una diretta visione ingrandita su schermo HD 4K dell’articolazione da trattare e piccoli strumenti di ausilio alla correzione della frattura o delle lesioni dei legamenti all’interno dell’articolazione, senza “aprire”, con un risparmio in termini tempi di recupero e sequela estetica da cicatrice chirurgica.

Fluoroscan
Apparecchio al Fluoro per la visione in tempo reale delle ossa durante l’intervento con raggi X a bassissima emissione. L’operatore e il paziente sono schermati con camice piombato. Consente il controllo a monitor delle manovre di mobilizzazione e stabilizzazione dell’osso


Microscopio
Utilizzato per la Microchirurgia, ossia la chirurgia delle strutture microscopiche, è necessario per la ricostruzione di strutture quali nervi o vasi (arterie e vene).
Consente fino a 13 ingrandimenti, consente di riparare le strutture danneggiate e non visibili in maniera efficace ad occhio nudo; si utilizzano strumenti specifici da microchirurgia e fili di sutura talvolta invisibili.

Stampa 3D
In certi traumi complessi, con coinvolgimento delle articolazioni, vi può essere la necessità di creare una stampa 3D in scala 1:1 dell’osso coinvolto, per una ottimale valutazione pre-operatoria della posizione dei frammenti da riposizionare.

Degenza e riabilitazione
La degenza / permanenza in ospedale è limitata al minimo indispensabile nel rispetto dei livelli di sicurezza e serenità del chirurgo e del paziente.
La sutura cutanea è curata considerando l’importanza del valore estetico e di relazione sociale della mano e di tutto l’arto superiore.
L’immobilizzazione è limitata nella durata il più possibile, per consentire la ripresa del movimento in tempi rapidi.
La fisioterapia deve essere assistita da figure professionali esperte in recupero dell’arto superiore; in molti interventi, parte del risultato finale è dato da una corretta rieducazione funzionale eseguita nei tempi più opportuni.